Nell'ottobre 1981 è pervenuto alla Biblioteca dell’allora Istituto musicale pareggiato A. Peri il fondo musicale di Annalisa Carmi, meglio conosciuta come Lisetta Carmi (Genova, 15 febbraio 1924 – Cisternino, 5 luglio 2022), musicista e fotografa italiana, famosa per i suoi reportage di impegno sociale realizzati negli anni sessanta e settanta del Novecento, aventi per soggetto gli scaricatori del porto di Genova (camalli), i travestiti di Via del campo, i campi profughi palestinesi. La donazione è stata disposta dalla Carmi durante il proprio trasferimento definitivo in Puglia e dopo aver deciso di interrompere la carriera musicale per dedicarsi totalmente alla fotografia.
La destinazione del Fondo è stata probabilmente individuata su indicazione di Luigi Pestalozza (Milano, 1928 – ivi, 2017), musicologo, giornalista, critico musicale, scrittore, direttore artistico, partigiano e politico italiano, protagonista della vita culturale milanese e italiana del secondo dopoguerra, legato da una consuetudine con la città emiliana, risalente alla fondazione del movimento di Musica/Realtà e dal rapporto di amicizia con il Direttore di allora, Armando Gentilucci (Lecce, 1939 – Milano, 1989).
Il fondo contiene la bibliografia di supporto alla formazione musicale della pianista, avvenuta sotto la guida di Alfredo They, allievo di Ferruccio Busoni, che la seguì durante le permanenze a Genova, interrotte dall’esilio forzato in Svizzera per sfuggire alle persecuzioni razziali, e all’attività internazionale di concertista intrapresa in Germania (Bayreuth), Svizzera, Italia e Israele, con un repertorio che spaziava dagli autori della tradizione come Beethoven, Bach, Scarlatti, a brani di musicisti italiani del Novecento, fra cui Luigi Dallapiccola, Luigi Cortese e Tito Aprea.
Il fondo raccoglie più di 200 dischi 78 giri, circa 150 volumi di saggistica (in larga maggioranza di argomento musicale), circa 300 volumi di musica a stampa e un fondo archivistico. Tra questi, oltre alla maggioranza di brani per pianoforte solo, si trovano partiture di Bach (autore da lei molto amato), spartiti di musica vocale e brani per violino e pianoforte. Tra gli autori frequentati dalla Carmi troviamo, oltre agli israeliani, autori americani, russi, italiani, tra i quali Kaminsky, Creston, Skrjabin, Casella, Hindemith.
All'interno dei volumi spesso si trovano firme di possesso e date, tutte anteriori al 1960; a volte si firma “Nathan Lisetta Carmi”. Sono presenti alcuni timbri di negozi di musica, di Genova, Milano o Tel-Aviv, dove Lisetta lavorò e visse.
L’archivio contiene carteggi (1958–1962), tra cui spicca la lettera datata 4 maggio 1962 del compositore Luigi Dallapiccola, in cui egli risponde ad una precedente lettera della Carmi proponendo alcune date per un futuro incontro e promettendo di ribattere punto per punto alle richieste ricevute; recensioni e programmi di sala (1956), 1 cartolina e 1 fotografia (1928–1953); disegni e stampe fotografiche estratti da pubblicazioni a stampa, pubblicità editoriali, santini, una carta da gioco, un calendario di stagione concertistica, una brochure di una mostra, una ricevuta di una libreria (1946-1952).
La scheda del complesso archivistico di Lisetta Carmi con relativo accesso agli strumenti di ricerca è consultabile altresì sulla piattaforma Archivi ER.
Per approfondire:
- Calvenzi, Giovanna. Le cinque vite di Lisetta Carmi, Milano, Bruno Mondadori, 2013
- Segre, Daniele, Lisetta Carmi. Un'anima in cammino. Torino, I Cammelli, 2010. 1 DVD video (54 min)
- I travestiti. Fotografie: Lisetta Carmi; testi: Lisetta Cami, Elvio Fachinelli; traduzioni: Pietro Ferrari; Roma, Essedi, dopo il 1971