«Presentare questa trattazione come un’introduzione alla psicologia della musica è al tempo stesso un’esagerazione e una minimizzazione. Quando si espongono discipline che hanno una storia breve, si possono facilmente individuare innumerevoli problemi, ma per lo più l’insieme delle conoscenze da apprendere è limitato.
[...]
Ciononostante – e questo attenua il carattere di esagerazione – tali conoscenze rappresentano il presupposto per ulteriori ricerche. La loro esposizione riveste perfino un carattere di necessità, dal momento che il bel suono delle parole psicologia della musica, sorretto da una moda che gli conferisce un alone magico, è stato scorrettamente usato come abbellimento di scritti davvero dilettanteschi. L’impresa di scrivere un’opera introduttiva è giustificata anche, e non da ultimo, dal fatto che essa dovrebbe consentire al lettore di informarsi su qualcosa di più che non su meri orpelli. Le conoscenze psicologiche, applicate all’ambito della musica, presuppongono un’introduzione alla psicologia che sarebbe però impossibile fornire in questa sede, poiché la psicologia ha una lunga storia alle spalle. La brevità con cui vengono trattati fatti psicologici noti fa si che quest’opera sia solo in parte un’introduzione: considerarla soltanto come tale sarebbe minimizzarla. Alcuni capitoli rappresentano inoltre più una discussione di certi problemi che non un tentativo di divulgare o riassumere il materiale a disposizione. Benché essi non siano di facile comprensione per chi è privo di conoscenze sull’argomento, io spero che permettano comunque di farsi un’idea della problematica trattata.[…]»
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Testo a stampa (moderno)
Monografia
Descrizione
*Psicologia della musica : una introduzione / Helga de la Motte-Haber Fiesole : Discanto, 1982 118 p. : ill. ; es. mus. ; 21 cm
Note
Trad. di Maria Cristina Donnini Macciò e Sergio Miceli