Con l’edizione del DVD book di Renato Morelli, cui è allegato il suo film documentario "Voci alte.
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Tre giorni a Premana", la Fondazione conferma la centralità che la musica liturgica di tradizione orale occupa da circa un ventennio nell'ambito delle ricerche da lei promosse e supportate, a partire dal 1996 con il seminario Un millennio di polifonia liturgica fra oralità e scrittura (del 2002 gli atti); sono seguiti il convegno, nel 1997, Il canto patriarchino di tradizione orale in area istriana e veneto-friulana e nel 2013 la giornata di studi sulle ricerche dell’ultimo decennio e infine l’istituzione dell’Osservatorio sul canto liturgico di tradizione orale, con la responsabilità scientifica di Maurizio Agamennone. Questo tema ha più di ogni altro messo in luce come nei rapporti fra etnomusicologia e antropologia musicale, da un lato, e musicologia, storia della musica e le sue necessarie discipline integrative, quali la storia della liturgia, dall'altro, l'apertura interdisciplinare e la paritetica complementarietà metodologica siano tanto urgenti quanto ancora lontane: da qui discende la sua crucialità come terreno di un possibile ripensamento degli studi musicali che pongono al centro il rapporto fra oralità e scrittura, al di là, per gli uni, dello spirito di rivalsa verso la categoria del ‘colto’, e, per gli altri, delle buone intenzioni nell'acquisire concetti e paradigmi interpretativi, non di rado esito del venir meno nella cultura occidentale dell’esistenza di un polo storiografico egemone (Aguirre Rojas, 2004). Morelli lo dimostra senza ombra di dubbio con questo libro.