Questa pubblicazione nasce dall'esigenza di fissare i contenuti di un'esperienza collettiva svoltasi l'anno precedente: la seconda edizione di un progetto nato nel 2006 con lo scopo di promuovere l'ascolto e la cultura musicale.
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Il titolo, che si ispira nella prima parte ad una pubblicazione omonima di Claudio Abbado, si riferisce al luogo promotore e teatro dell'evento, ovvero alle sale della biblioteca musicale della città che, come una grande casa dei suoni, ha pensato di sperimentarsi in qualità di contenitore attivo, in grado di far suonare la musica al suo interno, oltre che di contenerla nella sola dimensione bibliografica. Gli spartiti e le partiture musicali riposte sugli scaffali prendono vita per effetto delle esecuzioni in loco di quelle stesse musiche e il contesto biblioteca stimola alla riflessione culturale tout court, provocando i discorsi che possono intervenire sulla musica pochi istanti prima che sia la musica stessa a parlare. Col tema proposto lo scorso anno, il rapporto numero/suono, l'esperienza ha inteso prospettare in dodici ore – l'arco di un'intera giornata – visioni della conoscenza che dall'ambito musicale si sono affacciate su quello matematico, filosofico, biologico e architettonico. Il libro riproduce in toto, e nella medesima scansione oraria, gli effetti di quel lavoro collettivo ormai sedimentato nella dimensione scritta della riflessione, ma solo in parte potrà render conto del carattere avvolgente di quel grande affresco sonoro di cui si è comunque inteso fornire qualche saggio negli allegati video e sonori.