Nel gennaio 2017 la Biblioteca Armando Gentilucci ha rilevato l'intera collezione di materiale biblio-discografico appartenuto a Rubens Tedeschi (1914-2015), decano della critica musicale italiana e storica firma de “L'Unità”.
Rientrato nel 1945 dalla Svizzera, dove era espatriato con la famiglia, essendo stato licenziato dalla Cancelleria della Procura della Repubblica di Milano a seguito della promulgazione delle leggi razziali, viene assunto presso la redazione milanese del giornale. Dopo essersi occupato per otto anni di esteri (la corrispondenza da Marcinelle dell’agosto 1956 gli valse il Premio Saint Vincent per il giornalismo), nel 1966 approda all’incarico di critico musicale, a seguito della rinuncia del compositore Giacomo Manzoni a svolgere ulteriormente la mansione.
Pubblica: Addio fiorito asil, il melodramma italiano da Boito al verismo, Feltrinelli, 1978; Zdanov l'immortale, sessant'anni di musica sovietica, Feltrinelli, 1978; I figli di Boris, l'opera russa da Glinka a Šostakovič, EDT, 1990; Invito all'ascolto di Richard Wagner, Mursia, 1983, D'Annunzio e la musica, La Nuova Italia, 1988; con Eduardo Rescigno L'opera romantica: Weber, Bellini e Donizetti, in Grande Storia della Musica, Gruppo Editoriale Fabbri, 1983.
Collabora con il mensile «Amadeus», in via continuativa dal 1989 (Anno zero, Numero uno) al Novembre 2011, mentre il Teatro alla Scala e il Teatro Regio di Parma lo invitano a scrivere i testi dei propri programmi di sala. Trascorre gli ultimi dieci anni nella sua casa di Parma, dedito alla lettura, all'ascolto e alla visione di opere cinematografiche, altra sua grande passione insieme alla fantascienza.
La raccolta, che era conservata nella sua casa di Parma, comprende una quantità ingente di volumi, riviste, materiale prodotto dai teatri, compact disc e long playing e documenta gli interessi e – nello specifico dei testi consultati con appunti e sottolineature – lo studio e l'approfondimento, che hanno accompagnato la lunghissima attività del musicologo, nonché gli effetti del suo lavoro (articoli, note di programma, saggi, testi divulgativi etc.).
Sulla donazione, avvenuta per volontà del figlio prof. Riccardo Tedeschi, presentata alla città il 14 ottobre dello stesso anno con un evento, è stato condotto successivamente un primo intervento di catalogazione. Per la conservazione del patrimonio librario sulla musica è stato allestito uno spazio dedicato nei locali attigui alla biblioteca, dove il materiale è stato ricollocato negli arredi originali appartenuti al musicologo.
La scheda del complesso archivistico di Rubens Tedeschi con relativo accesso agli strumenti di ricerca è consultabile altresì sulla piattaforma Archivi ER.