Intimità ed espressione
Alberto Arbizzi
Sabato 18 aprile 2015, ore 17 - Biblioteca Armando Gentilucci
Alberto Arbizzi
Intimità ed espressione. La costruzione del suono secondo Chopin
Alberto Arbizzi
Intimità ed espressione. La costruzione del suono secondo Chopin
Fryderyk Franciszek Chopin, Studi per pianoforte op. 10: n. 3 in mi maggiore (1832)
Simone Sgarbanti, pianoforte
Fryderyk Franciszek Chopin, Andante spianato con grande polacca brillante in mi bemolle maggiore op. 22 (1830-1)
Luca Orlandini, pianoforte
Fryderyk Franciszek Chopin, Notturno in do diesis minore op. postuma (1830)
Roberto Bigliardi, pianoforte
Chopin attribuiva grande importanza all'attuazione della materia sonora. Nell'esecuzione voleva cogliere il puro colore "timbrico" delle armonie. Le testimonianze ci informano sul modo che aveva di suonare e di rendere i valori espressivi, spesso opposti, che animano le sue composizioni.
L'intimità della poetica di Chopin comportava un'attenzione molto particolare ad alcune tecniche di esecuzione che egli stesso adottava e cercava di trasmettere ai suoi allievi. Su queste indicazioni si fonda una ricerca sonora pressoché ininterrotta e la trasmissione dei suoi insegnamenti, ora come allora, dall'insegnante ai propri allievi.